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Alcuni docenti inseriti nelle Graduatorie per le supplenze si trovano nella necessità di valutare occasioni di lavoro estive nel settore privato, specialmente durante la sospensione delle attività scolastiche. È il caso di un insegnante che, dopo incarichi annuali da settembre a giugno, ha ricevuto una proposta di lavoro a tempo determinato per i mesi di luglio e agosto 2025 da parte di una ditta privata. Sorge dunque una domanda fondamentale: accettare tale incarico può compromettere il proprio posizionamento nelle graduatorie scolastiche o comportare modifiche alla propria situazione professionale?
Lavoro estivo nel privato: si rischia la cancellazione dalle graduatorie docenti?
Un lettore scrive:
“Sono in graduatoria come docente e ogni anno vengo chiamato per incarico da settembre a giugno. Mi è stato proposto per il mese di luglio e agosto 2025 un’assunzione a tempo determinato presso una ditta privata: volevo chiedere se l’accettazione di tale lavoro estivo implichi la cancellazione o qualche variazione della graduatoria per l’insegnamento”.
Risponde alla domanda l‘Avvocato Fabio Rossi.
Lavoro estivo nel privato: si rischia la cancellazione dalle graduatorie docenti?
Le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) sono disciplinate da apposite Ordinanze Ministeriali (da ultimo, l’OM 88 del 16 maggio 2024 che ha aggiornato l’O.M. istitutiva n. 60/2020). Tali atti normativi, oltre a definire le modalità di costituzione e aggiornamento delle graduatorie, individuano le sanzioni conseguenti a determinati comportamenti del personale docente.
In linea generale, le sanzioni previste, che possono includere la perdita della possibilità di conseguire supplenze per il medesimo insegnamento o per tutte le classi di concorso e tipologie di posto, sono correlate a condotte quali:
- la rinuncia all’assegnazione della supplenza conferita;
- la mancata presa di servizio dopo l’accettazione dell’incarico;
- l’abbandono del servizio.
Nel caso di specie, l’attività lavorativa presso la ditta privata si collocherebbe neimesi di luglio e agosto 2025. In tale periodo, il contratto di supplenza relativo all’anno scolastico 2024/2025 risulterebbe già concluso. Di conseguenza, lo svolgimento di un’attività lavorativa estiva non configurerebbe, di per sé, alcuna delle ipotesi sanzionatorie sopra menzionate, in quanto non implica una rinuncia ad un incarico in essere, né una mancata presa di servizio o un abbandono di un servizio scolastico attivo.
Attenzione all’incompatibilità
L’unico profilo degno di una qualche attenzione è quello della valutazione di eventuali situazioni d’incompatibilità tra l’attività di docente inserito in gps e quella da svolgere nei mesi estivi. Invero, sebbene durante i mesi di luglio e agosto il docente supplente non sia legato da un contratto di lavoro attivo con la Pubblica Amministrazione (essendo terminato l’incarico annuale), potrebbe essere opportuno evitare che l’attività svolta presso l’azienda privata si ponga in palese conflitto di interessi con la funzione docente e/o con l’Amministrazione scolastica (ad esempio, un lavoro presso una scuola privata).
Ciò in via meramente prudenziale, onde evitare possibili contestazioni future. Ovviamente il lettore, lavorando nei mesi estivi, non potrà chiedere l’indennità di disoccupazione (NASPI).
Questo rubrica è curata in collaborazione con la rivista specializzata Scuola Informa, per visionare l’articolo << Clicca qui >>
Per ulteriori approfondimenti, è possibile contattare l’Avvocato Fabio Rossi attraverso i suoi canali ufficiali.
Speriamo che questo articolo sia stato utile.
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