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Una storia che ha dell’incredibile. Un’assistente amministrativa della scuola pubblica, assistita dallo studio legale dell’avv. Fabio Rossi, era stata rimossa dal suo posto di lavoro a tempo indeterminato per un presunta falsa dichiarazione ed ha ora ottenuto piena giustizia (dopo un calvario giudiziario di oltre dieci anni).
Tutto è iniziato con una dichiarazione contestata
Nel 2015, l’Amministrazione scolastica ha deciso di escludere la lavoratrice dalla graduatoria permanente e di risolvere il suo contratto a tempo indeterminato. La motivazione? Una presunta dichiarazione mendace sul numero di ore lavorate in una scuola privata anni prima.
Peccato che quella dichiarazione, secondo i giudici, non avesse alcuna influenza reale sull’assunzione.
La svolta giudiziaria
Dopo anni di udienze, la Corte d’Appello ha ribaltato tutto: assoluzione piena e riconoscimento del fatto che la condotta contestata non aveva prodotto alcun vantaggio illecito.
Ma intanto, la carriera della lavoratrice era stata interrotta, il contratto annullato e il reddito perso per oltre quattro anni.
Il verdetto finale
Il Tribunale del Lavoro di Catania ha stabilito che il comportamento dell’Amministrazione è stato illegittimo, riconoscendo alla lavoratrice un risarcimento per la totale perdita economica subita nel periodo di inattività forzata.
Risarcimento riconosciuto: oltre 85.000 euro
Una cifra che comprende stipendi non percepiti, tredicesime, indennità contrattuali e accessori
Perché questa sentenza è importante?
Riafferma che l’Amministrazione pubblica non può revocare un contratto a tempo indeterminato senza una concreta valutazione della buona fede della lavoratrice.
. Stabilisce che anche un’eventuale dichiarazione errata non può essere punita se non incide sull’assunzione
. Valorizza il diritto al risarcimento integrale nei casi di esclusione illegittima dal lavoro.
Conclusioni
Questa vicenda è molto più di un caso isolato. È il simbolo di quanto possa essere fragile la posizione di chi lavora nella Pubblica Amministrazione, anche quando ha tutto in regola. Ma è anche un esempio positivo di come la giustizia possa ristabilire l’equità nei casi di ‘malaburocrazia’ .
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Per ulteriori approfondimenti, è possibile contattare l’Avvocato Fabio Rossi attraverso i suoi canali ufficiali.
Speriamo che questo articolo sia stato utile.
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